"La Città Blog" di Sarima Giha in MdM - Craft World

Il Museo del Metaverso in Craft World e il suo ruolo di testimone e di memoria della storia del mondo virtuale. “La città Blog” di Sarima Giha

(in copertina “La città Blog”)

Uno dei gioielli di Craft World, grid di cui è owner Licu Rau alias Raffaele Macis, ricostruito nella regione MdM, Museo del Metaverso di cui Rosanna Galvani è dal 2007 curatrice, è “La Città Blog” di Sarima Giha alias Maria Luisa Grimani.

La storia de “La Città Blog” nel racconto di Rosanna Galvani

Nel 2011, per Arena Call for Artists, Maria Luisa Grimani, conosciuta come Sarima Giha, ha presentato il suo blog “Il fogliomondo di Sarima” come un’opera unica dedicata a Second Life, intitolata “La Città Blog”.

Arena (http://uqbararena.blogspot.com/) è stata una mostra collettiva tenutasi in Second Life dal 21 Ottobre 2008 al 21 Gennaio 2009, che ha visto la partecipazione di cinquantadue artisti, italiani e internazionali. Questa mostra è stata presentata in forma di video e fotografie durante la Mostra Internazionale “Rinascimento Virtuale”, organizzata e curata da Mario Gerosa, presso il Museo di Storia Naturale di Firenze, nell’Ottobre del 2008.

Gli artisti che parteciparono ad Arena: • 2LifePhotos associazione di fotografi (ChrisTower Dae), • Akira Gonaikawa, • Alan Sondheim, • AVATAR ORCHESTRE METAVERSE (AOM) (Blaisedelafrance Voom), • Bingo Onomatopoeia, • Biagio Francia (Aka Blaise de la France Voom), • Bryan Oh, • Caterina Davinio, • Cheen Pitney, • Chi5 Shenzhou, • Cienega Soon, • Comet Morigi, • Dancoyote Antonelli, • DB Bailey, • Douglas Story & Desdemona Enfield, • Eifachfilm Vacirca, • Evaluna Sperber, • Evo Szuyuan • Four Yip • Frieda Korda • Georg Janick (aka Gary Zabel) • Giugiola and MariTer Auer • Giuseppe Stampone • Gretel Fehr • Harper Beresford • Helissa Halasy aka Elisa Laraia • Holy888 Skjellerup • Humming Pera • Ichtyo Brome • Kimberly Mirabeau • Leif Inge (aka Gumnosophistai Nurmi) • Lucian Iwish • Man Michinaga con Second Front • Marco Manray • MillaMilla Noel – Luce Laval • MosMax Hax • Nathalie Fougeras • Nicolas Sack • Patrick Moya • Sarima Giha • Sasun Steinbeck • Sca Shilova • Selavy oh • Shellina Winkler – Solkide Auer • Stephen Beveridge aka Sowa Mai • Stephen Venkam • Therese Carfagno • The CARP Group Events  Velazquez Bonetto) • Wirxli FlimFlam.

Il Blog di Sarima si configura come una città, permettendo ai visitatori dell’installazione, curata da Tommaso Correale Santacroce, di leggere le pagine del blog in formato 3D all’interno del mondo virtuale di Second Life. L’installazione immersiva, con i suoi parallelepipedi di diverse altezze, appare come una città contemporanea.

Nel Gennaio del 2011, Sarima scriveva sul suo blog: “È una grande opportunità per me poter presentare in una visione unitaria una città fantastica, sospesa nello spazio e ondeggiante, dove svettano immagini, parole e suoni. Una pagina in più per il mio “libro che suona che canta che balla”. In questa fase, il mio racconto si fa tramite tra il mondo reale e il mondo virtuale, ed è un’opera in continua evoluzione. Non è ancora conclusa ma sta prendendo corpo sotto gli occhi di tutti. Un blog che si fa città, dove la protagonista Sarima racconta di sé, ma anche degli altri, degli avatar, dell’arte, dell’architettura e della vita reale che si riflette inevitabilmente nel mondo virtuale, nel tentativo di migliorarne la qualità ovunque essa si svolga.”

 

Nel 2024, “La città Blog” è stata ricostruita in Craft World, nella regione MdM, accanto al Museo del Metaverso, con grande soddisfazione e gioia della fondatrice e della comunità che orbita attorno al Museo.

E’ un privilegio per i Craftiani, grazie all’impegno di Rosanna Galvani e la disponibilità di Marisa Luisa Grimani, poter ripercorrere un pezzo della storia di Second Life, mondo virtuale da cui, per altro, Opensim, e quindi Craft World, è nato, consentendo di prolungare e salvaguardare percorsi artistici e culturali altrimenti interrotti e dimenticati.

Fiona Saiman ci ha consegnato la sua lettura emozionale de “La Città Blog” (https://www.kafeneio.blog/it/2025/04/08/io-cero/), che ben ci ha fatto comprendere che essa più che la storia di un “manufatto” digitale, è la storia di una generazione che continua a portarsi dietro tutto questo bagaglio esperienziale e ne trae ispirazione per costruire altre prospettive e altri mondi.

La voce di Maria Luisa Grimani  alias Sarima Giha

E’ in quest’ottica che abbiamo chiesto a Maria Luisa Grimani  alias Sarima Giha di raccontarci come è giunta all’arte digitale.

L’arte digitale fu per me la possibilità di fare un lungo viaggio usando come locomotore il mio computer e come volante il mouse. Mio figlio Tommaso, conoscendo a fondo le mie passioni, mi parlò di un mondo virtuale dove avrei potuto esprimere liberamente il mio estro creativo. Avevo già alle spalle un’esperienza pittorica ed una ricerca sull’uso della parola come immagine e quello che mi si prospettava ora era un viaggio sotto forma di avatar in un programma chiamato Second Life. Già il nome mi incuriosiva, una “seconda vita” parallela a quella che stavo vivendo nella realtà a mia disposizione, non male! Accettai la sua proposta ed insieme creammo l’avatar che avrei usato per la mia avventura. Il nome potevo sceglierlo liberamente, il cognome dovevo sceglierlo da una lista che mi avrebbero sottoposto.Fu così che mi chiamai Sarima (anagramma di Marisa) Giha cognome, scelto da una lunga lista, perché a voler ben leggere si poteva pronunciare sarimagiha, con l’acca aspirata per enfatizzare la parola magia. La mia veste, un kaftano, a larghi fiori blu/bianchi, completo di cappuccio e a piedi nudi.

Il mio primo ingresso fu complicato. Giravo a vuoto non sapevo che fare e dove andare. Notavo case lussuose, giardini, palazzi ed avevo un pulsante che comandava le quattro fasi di una giornata: mattina, pomeriggio, sera, notte. Avevo però anche una piuma che serviva per volare appena te la mettevi sulla spalla. Ci provai e fu fantastico, ma l’impressione di essere sola rimaneva. Non vedevo anima viva. Poi alzai lo sguardo e vidi apparire qualche libro appeso nel vuoto poi un po’ alla volta altri libri, ed altri ancora fino a formare una  libreria e accanto a questa un personaggio, finalmente qualcuno!

Lo salutai scrivendo e mi presentai. Era Archimedix, il proprietario della Libreria Archimedica di Idearium ed incominciammo a dialogare attraverso i nostri computer. Ho ancora in archivio tutto quanto ci siamo detti perchè allora non c’era la possibilità di sentirsi in viva voce, ci si poteva solo scrivere. Mi dette dei saggi suggerimenti avendo compreso che ero interessata a scoprire il lato creativo di questo mondo virtuale.I suoi libri erano libri che esistevano in real life e molti erano stati presentati  oltre che nella realtà anche qui per  agli avatar. Non passò molto tempo che potemmo anche sentirci, l’audio funzionava perfettamente. Il mio ruolo fu quello dell’inviato speciale per raccontare mondi sconosciuti. Creai un blog “Il fogliomondo di Sarima” che mi servì per raccontare tutto ciò che stavo vedendo e vivendo. Non avevo fissa dimora, esistevo solo quando la sera aprivo il mio computer ed entravo nel mondo virtuale di Second life per lavorare fino a notte fonda.

 L’esperienza si svolse dal mese di marzo 2008 fino a marzo 2012 e tutto quanto è rigorosamente documentato nel mio blog.

Quali azioni salienti ha realizzato con altri avatar, nel nome di quella cultura della comunità che è propria del metaverso?

Ricordo la prima mostra allestita da Core Tatham di 2lifecast su un impianto di piattaforme rotonde disposte in verticale. Appositi seggiolini facilitavano la visione di ogni singola opera. Poi la sfilata di moda degli abiti realizzati da Josina Burger: feci sfilare le modelle non su una passerella ma facendole salire e scendere in verticale, l’effetto fu stupendo con le gonne che si gonfiavano simili a fiori nella discesa per ricomporsi poi risalendo. Nello stesso tempo sul pavimento apparivano immagini di bambini che stavano chini a lavorare sui telai per tessere le stoffe preziose che venivano usate dalle grandi sartorie; una denuncia dello sfruttamento minorile. “La città blog” che traduce in 3D il mio blog “Il fogliomondo di Sarima”, che fu presentata nel 2008 per Arena, un evento di Roxelo Babenco (Rosanna Galvani) e Arco Rosca (Paolo Valente) è un’altra delle mie esperienze nel mondo dell’arte digitale.  Lo studio di una mappa, la creazione di alti grattacieli, ed un cielo che sovrastava il tutto. I grattacieli avevano sulle pareti le parole e le immagini di ogni singolo post: un grattacielo un racconto e se ti avvicinavi potevi sentire anche una voce narrante che ti illustrava tutto ciò che si vedeva. Una costruzione in gran parte realizzata da Core Tatham, Tommaso Correale Santacroce. Inoltre, in una land di Second Life di cui non ricordo purtroppo il proprietario, ebbi il permesso di mettere tutte le foto dei miei viaggi esplorativi, Sarima che gioca sull’altalena, che fa l’angelo su un campo di neve, che cammina sotto il mare, che suona il pianoforte, una grande passione (mission impossible) stroncata dalle mie stesse mani che non riuscivano a coordinarsi, e molte altre fantasie tipo il viaggio seduta su una pardulas, un dolcetto tipico allo zafferano, per visitare la Sardegna con due simpaticissime guide.

Ringraziamo Marisa Luisa Grimani per aver affidato a Kafaneio, il blog di Craft  World, la memoria delle sue esperienze artistiche digitali. Esse arricchiscono ulteriormente di suggestioni la visita a “La Città Blog”, nella land MdM in Craft World, visita importante non solo per il suo alto valore di documentazione, ma anche perché è di sprone a voler contribuire con le proprie narrazioni a costruire una vera e propria  “storia”dell’arte digitale immersiva, valorizzando l’opportunità della permanenze dei manufatti digitali nei mondi virtuali.

 

Author

  • Conclusa la sua attività di Docente di Lettere nel Liceo Classico nel 1999, Lorenza Colicigno ha iniziato l’attività di pubblicista e di docente di scrittura creativa, operando in questi ambiti sia nella vita reale sia nel metaverso. Cura laboratori di scrittura creativa in archivi, biblioteche, scuole, spazi urbani e mondi virtuali (Second Life, Craft World), realizzando romanzi collettivi (La Potenza di Eymerick, in collaborazione con Kai Zen; La Torre di Asian, 2008; Il caso Vanessa, 2023/24 e antologie di racconti (Lettere d’Amore, 2024), lavori in parte pubblicati in cartaceo e in ebook. In Craft World OpenSim ha ideato nel 2020 e realizzato, in collaborazione con il builder Tonino Lane, il progetto “La Città delle Donne”, dove tiene abitualmente laboratori di scrittura e di approfondimento delle tematiche connesse all’assenza/presenza delle scrittrici nel panorama letterario di tutti i tempi. Collabora con le scuole di ogni ordine e grado nella realizzazione di attività didattiche in Craft World OpenSim.

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Di Lorenza Colicigno

Conclusa la sua attività di Docente di Lettere nel Liceo Classico nel 1999, Lorenza Colicigno ha iniziato l’attività di pubblicista e di docente di scrittura creativa, operando in questi ambiti sia nella vita reale sia nel metaverso. Cura laboratori di scrittura creativa in archivi, biblioteche, scuole, spazi urbani e mondi virtuali (Second Life, Craft World), realizzando romanzi collettivi (La Potenza di Eymerick, in collaborazione con Kai Zen; La Torre di Asian, 2008; Il caso Vanessa, 2023/24 e antologie di racconti (Lettere d’Amore, 2024), lavori in parte pubblicati in cartaceo e in ebook. In Craft World OpenSim ha ideato nel 2020 e realizzato, in collaborazione con il builder Tonino Lane, il progetto “La Città delle Donne”, dove tiene abitualmente laboratori di scrittura e di approfondimento delle tematiche connesse all’assenza/presenza delle scrittrici nel panorama letterario di tutti i tempi. Collabora con le scuole di ogni ordine e grado nella realizzazione di attività didattiche in Craft World OpenSim.

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