Lorenza Colicigno conversa con Rita Moretti, Dirigente scolastico dell’I. C. STATALE “G. MICALI” di LIVORNO che sta portando avanti in Craft World il progetto “Scuole Toscane nell’Eduverso”.
(nella foto di copertina: Rita Moretti)
Lorenza Colicigno
La Prof. ssa Rita Moretti, Dirigente scolastico dell’I. C. STATALE “G. MICALI” di LIVORNO, sta portando avanti il progetto “Scuole Toscane nell’Eduverso”, un importante esperimento di didattica in ambiente immersivo virtuale a tre dimensioni, in Craft World OpenSim, dove sono state ricostruite parti del territorio toscano, come l’isola d’Elba (porto ferraio e Porto Azzurro), l’isola di Capraia, Livorno, Cecina, Viareggio, Poggio a Caiano e Scandicci.
L’avatar del Dirigente scolastico Prof.ssa Rita Moretti in Craft World
Oggi Rita Moretti è ospite di Kafeneio, il blog di Carft World, grid di cui è owner Licu Rau alias Raffaele Macis, e abbiamo l’opportunità di chiederle come sia nata questa proposta di progettazione creativa, con quali finalità e con quali modalità di verifica.
L’idea è nata pensando al plesso «Nolli» del nostro Istituto Comprensivo che è situato sull’isola di Capraia, distante circa 42 miglia da Livorno. Volevo trovare un modo per coinvolgere giornalmente gli studenti di Capraia in attività condivise con gli alunni dei plessi di Livorno e sentivo la necessità di avere una piattaforma di condivisione interattiva, motivante e stimolante. L’Istituto porta avanti un “gemellaggio” che abbiamo intitolato «lontani ma vicini» che prevede, con cadenza frequente, la presenza degli alunni di Capraia nella classe gemellata di Livorno e, due volte l’anno, la presenza di alcune classi di Livorno in Capraia insieme all’orchestra del nostro Istituto di circa cinquanta elementi.
Pensando ai miei alunni così lontani, ho buttato giù un’idea progettuale che avevo già ben chiara nella mente che avrebbe offerto la possibilità di incontrare in altro modo i compagni della terraferma. Ho subito immaginato l’ambiente e la realizzazione nel mondo virtuale nel quale condividere spazi conosciuti e realizzare attività e giochi insieme. Questo progetto era talmente interessante che quasi immediatamente ho pensato di estenderlo alle scuole della Toscana anche per una progettualità di tipo verticale tra Istituti diversi di primo e secondo ciclo. Per questo ho costituito una Rete all’interno della quale sono entrate le seguenti scuole: I.C . G.Micali di Livorno (scuola capofila), I.C. Bartolena di Livorno, I.C. Mazzini di Livorno, I.I.S. Vespucci di Livorno, I.C. Cassola di Cecina, I.C. G.Carducci di Porto Azzurro-Isola d’Elba, I.C. Pertini di Portoferraio-Isola d’Elba, I.T.C.G. Cerboni di Portoferraio-Isola d’Elba, I.S.I. Galileo Artiglio di Viareggio, I.C.Vasco Pratolini-Scandicci-Firenze.
La finalità è quella di creare un sistema di apprendimento innovativo e creativo, per l’adozione di curricoli in materia di competenze digitali con particolare riferimento alla creazione di spazi condivisi e attività didattiche da progettare nell’Eduverso o in classe, importando successivamente i materiali nel mondo virtuale. L’obiettivo è quello di generare, attraverso una rete di scuole, un ambiente condiviso per la realizzazione di percorsi di didattica digitale erogati con modalità e strumenti innovativi volti alla conoscenza di un Metaverso Virtual Reality. Ci tengo a sottolineare che intenzionalmente lo abbiamo chiamato Eduverso e non Metaverso, per gli scopi didattici ed educativi che si prefigge. Il progetto vuole creare un’avanzata e attuale modalità di condivisione basata sulla progettazione, sulla partecipazione e sulla connessione. Le scuole in questo modo possono usufruire di una piattaforma dedicata, la progettazione avviene sia nel mondo virtuale sia all’esterno di esso, stessa cosa per i contenuti.Possono essere prodotti contenuti digitali sviluppando competenze logiche, computazionali, tecnologiche, operative, organizzative, semantiche ed interpretative. Una Rete di scuole ci permette di sviluppare nel mondo virtuale un sistema di progettazione condivisa e partecipata. La dimensione dell’Eduverso è dinamica, creativa e non statica, pertanto diventa per gli studenti altamente stimolante. Si presta, dunque, ad interazioni che superano la situazione di classe e didattica tradizionale per entrare in un mondo di esperienze maggiormente agite dai partecipanti e motivanti. Gli studenti posso cimentarsi in attività diverse: lezioni in aula virtuale; incontri tra le varie classi muovendosi tra le isole e sulla terra ferma; viaggi virtuali tra diverse scuole anche con classi gemellate; crociere in barca a vela; concerti di orchestre scolastiche; spettacoli teatrali; costruzione di nuovi spazi virtuali da abitare e agire; costruzione di oggetti fruibili dagli stessi; elaborazione di script per oggetti in movimento.
Lo spazio virtuale è stato parzialmente costruito con paesaggi caratteristici dei territori delle scuole appartenenti alla Rete affinché gli studenti si orientino in territori che identificano e conoscono. Nello stesso tempo gli studenti possono modificare lo spazio costruendo mondi nuovi adatti alle esigenze didattiche. Inoltre si possono creare e vivere esperienze virtuali come quelle di guidare vari tipi di veicoli e cimentarsi in attività che in real risulterebbero pericolose. Le attività possono svolgersi attraverso metodologie diverse: lezione interattiva, classe-laboratorio, cooperative learning, peer tutoring (tra alunni di ordini di scuola diversi).
Infine ho pensato anche alle scuole accreditate con Erasmus, infatti questo mondo virtuale può accogliere anche le scuole di altri Paesi e sollecitare uno scambio multiculturale e plurilinguistico tra Istituti diversi, oltre alla possibilità di far conoscere in modo interattivo località italiane famose. Per questo motivo la piattaforma può essere utilizzata anche per progetti di gemellaggio, eTwinning, TwinSpace, sostenendo la collaborazione a distanza fra docenti e con il coinvolgimento diretto degli studenti attraverso il canale dell’Eduverso. Chi partecipa alla community, potrà contare sull’Eduverso come spazio di strumenti pensati per facilitare la collaborazione e lo scambio di idee. Si potranno organizzare eventi conclusivi di progetti in real, dove mostrare le proprie creazioni all’interno dell’Eduverso ma, allo stesso tempo, anche eventi organizzati nel mondo virtuale. Le scuole possono trovare soluzione al superamento delle distanze fisiche fra loro e alle difficoltà organizzative come per la scuola di Capraia. I territori dove sono situate le scuole sono stati costruiti riproducendo in linea di massima il contesto nel quale si collocano. Sono stati rappresentati i principali luoghi di interesse paesaggistico e antropico. Le scuole fisiche trovano estensione dunque nell’Eduverso.
Quali le difficoltà che questa iniziativa ha incontrato nella fase progettuale e ora incontra nel suo procedere operativo? Quale l’atteggiamento delle famiglie?
Sicuramente la prima difficoltà è stata quella di trovare i finanziamenti e la ricerca di qualcuno che potesse realizzare di fatto il progetto. Successivamente la problematica di trovare i costruttori 3D che all’interno della piattaforma realizzassero i luoghi di maggior interesse e la realizzazione del landscape dei territori. Altra difficoltà è stata quella di dare dei tempi di realizzazione che rispettassero i tempi del progetto e delle prime rendicontazioni, ma questo capita per tutti i progetti con finanziamenti. Alle famiglie è stato presentato nella fase iniziale di progettazione, ora vedranno la realizzazione finita. In realtà non ci sarà una fine vera e propria, perché vorrei che gli studenti sfruttassero la piattaforma per portare avanti i progetti delle singole scuole, quindi non sarà mai un prodotto finito, ma sarà un progetto in divenire.
Quale il grado di interesse dei docenti sia nella fase di formazione sia in quella di progettazione per le proprie classi di attività didattica immersiva nell’ambito della progettazione curricolare complessiva?
Abbiamo avuto tantissime iscrizioni al corso di formazione di primo livello, nella fase iniziale di conoscenza della piattaforma e, una buona partecipazione, alla formazione di secondo livello che ha visto i docenti impegnati nel capire come realizzare attività didattiche sfruttando l’ambiente 3D. Intendo far conoscere il progetto per coinvolgere più docenti possibili. Sicuramente è un supporto accattivante che motiva non solo gli studenti ma anche i docenti. La scorsa settimana abbiamo presentato il progetto a Didacta Firenze, evento molto importante per le scuole perché è un momento dove ritrovarsi e discutere sul mondo dell’istruzione di oggi e domani, un punto di incontro tra tutti i suoi attori (scuole, aziende, enti, associazioni, docenti, dirigenti scolastici e operatori scolastici), aree espositive dedicate alle aziende e alle ultime novità del settore scuola e sale dedicate alla formazione. In questa occasione altre scuole italiane, i cui docenti erano presenti alla fiera, ci hanno chiesto di poter entrare nella Rete di scopo.
Sicuramente questo progetto non intende sostituirsi alla didattica in classe, ma diventa un importante supporto creativo e motivante per tutti. L’utilizzo del metaverso in ambito educativo costituisce un recente campo di esplorazione, l’eduverso, esso offre la possibilità di ottenere nuovi “spazi” di comunicazione sociale, maggiore libertà di creare e condividere, offerta di nuove esperienze didattiche immersive attraverso la virtualizzazione, creando un continuum educativo e scolastico fra lo spazio fisico e lo spazio virtuale per l’apprendimento in un ambiente onlife. La dimensione vitale, relazionale, sociale e comunicativa, in sintesi, vista come frutto di una continua interazione tra la realtà materiale e analogica e la realtà virtuale e interattiva.
Lei crede che questo sia il futuro della scuola, in particolare nel ridurre il divario generazionale che segna oggi le relazioni di ruolo e personali tra docenti e discenti?
Penso che il digitale sia diventato ormai un elemento della nostra vita quotidiana e che non possiamo non prendere in considerazione quando parliamo di didattica, vedi tutti i progetti PNRR del Ministero che sono arrivati alle scuole dove si sottolinea l’importanza di sviluppare tecnologie digitali e nuovi ambienti di apprendimento sia fisici che virtuali. E’ in quest’ultimo che si deve collocare l’Eduverso, va considerato un ambiente di apprendimento alternativo o di supporto a quello reale. I docenti negli ultimi anni hanno recepito l’importanza del digitale all’interno della Didattica e ne sono coinvolti attraverso una progettazione trasversale che li vede impegnati alla creazione di un curricolo digitale che accompagna le diverse attività disciplinari. L’avvicinamento a nuove tecnologie e a nuovi modi di pensare la didattica o di progettare è sicuramente un arricchimento per i docenti che si avvicinano sempre di più al mondo delle nuove generazioni, si parla infatti delle generazioni Alpha per i nati dal 2010 in poi.
Grazie al Dirigente scolastico Rita Moretti per il suo prezioso contributo. La comunità educante di Craft World, impegnata a creare ambienti educativi 3D e a divulgare le iniziative di quanti e quante si orientano verso il virtuale come luogo di apprendimento, integrato con il reale, segue gli sviluppi del progetto “Scuole Toscane nell’Eduverso”, convinta che esso possa essere un punto di riferimento per altre Scuole dal punto di vista di una didattica attiva, creativa e inclusiva, capace di stimolare e realizzare un nuovo ed efficace ambiente di studio che saldi reale e virtuale, consolidando il rapporto di ruolo tra docenti e discenti e incidendo positivamente nella formazione di un’identità unitaria tra avatar e persona.
Per concludere, una documentazione fotografica sulla formazione e sugli ambienti realizzati in Craft World per il progetto “Scuole Toscane nell’Eduverso”.








Porto Ferraio, Costruttore Gianni Spada (Giovanni Antonio Spadavecchia)
Viareggio, Zona Industriale, Costruttore Corsaronero Nightfire (Stefano Zancan)
Nella sim Sophia, la formazione dei docenti con Gianni Panconesi e le prove di costruzione con Fiona Saiman
[…] Resteremo certamente in contatto per seguire l’evoluzione di questo progetto molto interessante che salda vita scolastica nel realee opportunità rese possibili dal digitale, come si evice dall’intervista con Rita Moretti, Dirigente Scolastica dell’I. C. STATALE “G. MICALI” di LIVORNO sul blog di Craft World, Kafeneio: https://www.kafeneio.blog/it/2025/03/23/in-dialogo-conversazioni-e-confronti-copy/ […]